02/07/2024
Le associazioni a delinquere erano 3, tutte dedite a studiare ed attuare sistemi di apertura e chiusura di imprese del settore tessile, abbigliamento e calzature, in modo da rendersi quasi invisibili al fisco e sottrarsi da ogni onere tributario.
Ad individuarle, la Guardia di Finanza di Firenze coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo toscano.
Coinvolti complessivamente 288 persone di nazionalità cinese, titolari formali o di fatto di 288 aziende controllate, tra ditte individuali ed srl.
33 persone sono finite agli arresti domiciliari; in tutto le misure cautelari elevate sono state 47 persone (4 professionisti, 8 loro dipendenti e 35 imprenditori di nazionalità cinese).
I reati contestati la sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, bancarotta fraudolenta, favoreggiamento della regolarizzazione di persone presenti illegalmente sul territorio nazionale, produzione di documenti falsi ai fini del rinnovo dei permessi di soggiorno.
I beni sequestrati superano i 30 milioni di euro e la Procura ha anche avanzato istanze di fallimento nei confronti di 20 imprese, di cui 18 dichiarate fallite per i rilevanti debiti erariali quantificati in oltre 10 milioni di euro.
Marta Quilici