E’ un agosto da dimenticare quello trascorso nelle corsie degli ospedali della Regione. La denuncia arriva dal Nursind (il sindacato delle professioni infermieristiche) “… pochi infermieri e tante aggressioni”.
"Il problema principale comune a tutte le aree toscane - ha sottolineato il segretario regionale del NurSind Giampaolo Giannoni - riguarda la carenza di personale, che finisce per mettere in crisi da una parte i sanitari (ai quali vengono richiesti sempre più straordinari, rientri al lavoro durante i periodi liberi, spostamenti improvvisi da un reparto all’altro) e dall’altro la qualità dell’assistenza erogata alla cittadinanza".
“In questo quadro tutt’altro che consolante - ha aggiunto Giannoni - la grande assente è la Regione, che non ha mai dato seguito alle nostre richieste sulle assunzioni, sull’adeguamento delle tariffe per le cosiddette ‘produttività aggiuntive’, sulla prescrizione infermieristica, sul 118. Silenzio su tutta la linea, con il personale infermieristico che è comprensibilmente sempre più stanco, demotivato e arrabbiato. Siamo in stato di agitazione e molto preoccupati: se le cose dovessero rimanere così il rischio è che tanti servizi dopo l’estate potrebbero non riaprire riaprire”.
Per quanto riguarda Pistoia... la segreteria territoriale del Nursind parla di "carichi di lavoro mai calcolati effettivamente, di un numero di Oss (Operatori Socio Sanitari) assolutamente inadeguato e di pronto soccorso in eterno affanno, con barelle che mancano e persone che arrivano a stazionare anche 36-48 ore.
Redazione TG60