Tutto era partito dalla denuncia di un genitore, che segnalava che la figlia, minorenne, era precipitata nel tunnel del consumo di eroina, e che indicava un giovane albanese di 26 anni, già noto per precedenti specifici, come suo spacciatore.
L'indagine diretta dal sostituto procuratore Linda Gambassi ha preso il via nei mesi finali dello scorso anno. E nel pomeriggio del 7 giugno, al termine di un'attività investigativa complessa e articolata, portata avanti dagli agenti della Squadra mobile diretti dal vicequestore Antonio Fusco, il ventiseienne è stato tratto in arresto per i reati di detenzione e spaccio di sostanza stupefacenti.
Nel corso delle indagini è emerso che il 26enne spacciava anche nel periodo in cui doveva trovarsi ai domiciliari per un altro reato. Dopo l'arresto è stato trasferito nel carcere di Santa Caterina in Brana, a disposizione dell'autorità giudiziaria