Cartelli e catene, ancora non ci siamo

Nonostante i nostri servizi che annunciavano la riapertura al traffico alle due ruote, moto e bici, di alcune strade provinciali erroneamente interdette dalla Provincia di Pistoia … e la rimozione delle catene e dei cartelli di divieto dalle rampe di accesso agli argini di fossi e torrenti, ancora, cartelli e catene sono tranquilli al loro posto.

Ma allora, questi divieti e queste catene erano legittimi oppure no?

La risposta è si, ma in parte. Intanto per passare dalle parole ai fatti ci vuole tempo. Almeno un mese, un mese e mezzo ci hanno detto dall'ente di piazza San Leone a Pistoia.

La notizia di questa mattina è che nei prossimi giorni è in programma un incontro fra Genio Civile, Consorzio Basso Valdarno e Provincia di Pistoia, insieme alla Fiab, per autorizzare e formalizzare lo schema dei nuovi cartelli lungo gli argini. Come noto saranno tolte le catene e rimossi gli attuali cartelli e i nuovi indicheranno le zone di pericolo in caso di forti piogge.

I cartelli e le catene lungo gli argini, lo ricordiamo, furono collocati per impedire l'accesso a mezzi motorizzati, come moto o auto, ma, di fatto, inibivano l'accesso anche alle biciclette e agli stessi pedoni.

I divieti lungo alcune provinciali, come in un tratto della sp. 22 del Porrione fra Monsummano e Pieve e Nievole, ponevano il limite di velocità a 30km/h e la strada vietata a bici e moto a causa del fondo stradale dissestato.

L'unica conferma che siamo riusciti ad avere che un tratto di via del Porrione sarà formalmente riaperto. Il che vuol dire che in quel tratto, ancora non sappiamo quale, i cartelli di divieto e il limite di 30 saranno rimossi.

Dunque tutto procede, basta non avere fretta