• L'orchestra Leonore chiude la stagione sinfonica


    19/05/2022

    Al teatro Manzoni di Pistoia si conclusa la Stagione Sinfonica 2021/2022, curata da Daniele Giorgi e promossa da Associazione Teatrale Pistoiese in collaborazione con Fondazione Pistoiese Promusica e con il sostegno di Fondazione Caript,  sul palco l’Orchestra Leonore diretta da Daniele Giorgi.


    Quando ci si lamenta che “non ci sono più i solisti di una volta, ognuno con una originalissima personalità, ma tutti estremamente naturali e senza ostentazione”… per ricredersi, basta avere ascoltato il violinista Sergej Krylov: l’effervescente musicalità, il virtuosismo strabiliante come raffinato strumento sempre al servizio dell’espressività, l’intenso lirismo e la bellezza del suono sono solo alcuni elementi che lo hanno reso uno dei più rinomati artisti del panorama internazionale. Krylov sarà interprete del celeberrimo Concerto per violino e orchestra op. 35, composto da Pëtr Il’ic Cajkovskij tra il marzo e l’aprile del 1878 a Ginevra, subito dopo il grande impegno di due capolavori, la Quarta Sinfonia e l'Eugenio Onieghin e prima di quella che sarà la sua lunga e sofferta crisi creativa.


    Ha aperto la serata, in linea con la curiosità per il repertorio ingiustamente trascurato, che caratterizza da anni i programmi della Stagione Sinfonica pistoiese, il pubblico ha potuto ascoltare una perla rarissima: la Kaledonische Suite op. 54 del viennese Hans Gál, basata su danze e melodie tradizionali scozzesi. Nato in una famiglia ebrea d’origine ungherese, oltre ad essere stato uno dei compositori più prolifici e longevi del Novecento (deceduto nel 1987, all’età di 97 anni), Gál è stato infatti anche tra i più “dimenticati”, prevalentemente a causa delle sofferenze patite prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le sue composizioni furono bollate come appartenenti a quella “musica degenerata” messa al bando dal Terzo Reich. Costretto a lasciare la Germania, emigrò in Gran Bretagna, dove insegnò per diversi anni al conservatorio di Edimburgo: la “Suite Calèdone” è quindi un omaggio affettuoso alla sua terra d’adozione.

    A chiudere idealmente il cerchio, il capolavoro sinfonico di Felix Mendelssohn-Bartholdy ispirato dal suo viaggio in Scozia del 1829: la Sinfonia op. 56 “Scozzese”, che in questo gran finale di stagione affidata a Daniele Giorgi alla guida dell’Orchestra Leonore: una traduzione, un’evocazione in musica, delle emozioni e dei sentimenti suscitati dalla natura, da un lato, e, dall’altro, da associazioni letterarie e storiche.





    Gina Nesti
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