Pistoia, assieme a Massa Carrara, Lucca, Pisa e Grosseto è la Provincia Toscana con il maggior numero di famiglie che si autodefiniscono in povertà, ma anche tra quelle che hanno il maggior numero di famiglie che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese.
Questo è uno dei dati che emergono dal quinto rapporto su "Povertà e inclusione sociale in Toscana" frutto della collaborazione tra Osservatorio Sociale Regionale, Anci Toscana, Irpet, Centro Regionale di documentazione per infanzia e adolescenza, Università di Siena e Caritas Toscana.
Nell'anno del Covid un milione di cittadini toscani, quasi uno su tre, hanno ricevuto interventi di sostegno al reddito, anche se grazie agli aiuti, la percentuale dei toscani in condizioni di povertà assoluta ha avuto una crescita contenuta, anche se il persistere della pandemia ha comunque determinato un peggioramento economico di tante famiglie.
Il 13% dei toscani percepisce la propria condizione come povera, mentre l'8% sostiene di avere difficoltà ad arrivare a fine mese.
In Toscana, nel 2020, il Pil è sceso del 12%, 3 punti in più rispetto alla media nazionale; in pre pandemia le famiglie povere in Toscana erano 53.630, salite a 54.767 in post pandemia con gli interventi di sostegno al reddito, ma senza interventi sarebbero state oltre 98.000.
Le province di residenza in cui risulta più elevata la quota di famiglie con situazione economica molto peggiorata sono Massa Carrara,
Lucca e Firenze, mentre Pistoia risulta essere la provincia meno toccata tra le province che hanno dichiarato peggiorata la situazione patrimoniale.
Tra il 2019 ed il 2021 l'aiuto alimentare in toscana è cresciuto del 13,3%; nel 2020 sono stati quasi 4 i milioni di euro di valore di generi alimentari distribuiti.