Non è previsto alcun depotenziamento del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedaledi Pescia. Lo precisa l'Azienda Sanitaria in una nota alla stampa, rispondendo ad un paventato allarme diffuso in questi giorni all'interno della comunità dei residenti della Valdinievole. Attualmente l'organico è costituito da 9 medici compreso il direttore della struttura complessa e, in caso di necessità , per la copertura dei turni, anche la struttura di Pescia può contare sul supporto di altri colleghi provenienti dall'interno dell'Azienda; un'opportunità, questa, garantita grazie all'istituzione della nuova Azienda sanitaria. Le criticità di organico dei medici ginecologi, soprattutto nel mese di maggio, a seguito di un licenziamento volontario e di una lunga malattia di altro collega, chiaramente non programmabile, sono state ormai superate: la direzione aziendale e del dipartimento si è immediatamente attivata per il reintegro per la continuità dei servizi ed in particolar modo del punto nascita, e ai primi del mese di giugno sono arrivati altri 2 medici specializzandi all'ultimo anno ( in considerazione di impossibilità reintegro da graduatorie attive). Con i primi di luglio c'è stato il rientro in servizio del medico assente per malattia.
Sono tuttavia ormai note le diffuse le carenze di specialisti Ginecologi, spiega la Asl in una nota, una problematica che non riguarda solo l'ospedale di Pescia: i medici che hanno di volta in volta partecipato ai concorsi per assunzione a tempo indeterminato e determinato sono stati pochi, ed anche all'ultimo concorso effettuato nel 2019 con assunzioni nel 2020, la disponibilità di personale è stata assolutamente insufficiente a coprire l'intero fabbisogno di tutti i Punti Nascita aziendali.
Al 31 luglio a Pescia i parti sono stati 357: 42 in più rispetto allo stesso periodo del 2019 di cui peraltro il 19% provenienti da fuori provincia a testimoniare anche dell'attrattività del punto nascita del presidio, da sempre vocato al parto fisiologico.