Svolta inattesa nel panorama scolastico toscano. La Giunta regionale, con una decisione presa nell’ultima seduta del 23 dicembre, ha deciso di sospendere gli accorpamenti scolastici previsti per l'anno scolastico 2025/2026. Una decisione che arriva a seguito dell'approvazione del piano regionale dell'offerta formativa e del dimensionamento della rete scolastica; un piano che, come previsto dalle indicazioni nazionali, avrebbe comportato la fusione di 14 istituti scolastici.
In provincia di Pistoia gli accorpamento sono 3: gli istituti comprensivi di Larciano e Lamporecchio; quelli di Buggiano con Ponte B.se e Chiesina Uzzanese e l’istituto Agrario Anzilotti con il Liceo Lorenzini di Pescia.
A far scattare l'allarme è stata la stima della popolazione scolastica utilizzata dal Ministero dell'Istruzione per determinare il numero di dirigenti scolastici e DSGA necessari alla Toscana. Una stima, secondo la Regione, nettamente inferiore rispetto ai dati reali.
Di fronte a questa discrepanza, la Giunta ha deciso di avviare un contenzioso amministrativo contro il Ministero. Nel frattempo, per evitare di mettere a rischio il funzionamento delle scuole e la qualità dell'offerta formativa, è stata deliberata la sospensione degli accorpamenti previsti. In pratica, per l'anno scolastico 2025/2026 il numero di istituti scolastici autonomi rimarrà invariato, fermo a 466.
La Regione ha spiegato che questa decisione è stata presa per tutelare il diritto allo studio degli studenti e per garantire un'organizzazione scolastica efficiente e di qualità. La sospensione degli accorpamenti, inoltre, permetterà di attendere l'esito del contenzioso con il Ministero e di avere un quadro più chiaro della situazione prima di procedere con eventuali riorganizzazioni.
Cosa succederà ora? Niente. Le scuole toscane, e quindi anche quelle pistoiesi, continueranno a funzionare con la loro attuale organizzazione, almeno per il prossimo anno scolastico