• I Dialoghi si interrogano sull'impatto dell'uomo sulla Terra


    07/01/2025
    Guarderanno all'impatto dell'uomo sulla Terra i prossimi "Dialoghi di Pistoia". Il festival di antropologia del contemporaneo, in programma dal 23 al 25 maggio a Pistoia, avranno infatti come titolo "Stare al mondo, ecologie dell'abitare e del convivere". Un festival che sarà occasione di riflessione sulle diverse modalità e culture dell'abitare il pianeta. Guida del taglio del festival un detto dei nativi americani: "la terra su cui viviamo non ci è stata data in eredità dai nostri padri, ma ci stata data in prestito dai nostri figli". Non tutti i modelli di vita hanno però la medesima responsabilità dello stato attuale della Terra, spiegano gli organizzatori presentando il Festival, promosso da Fondazione Caript e Comune di Pistoia. Scienziati, filosofi, antropologi, personaggi della società civile si interrogheranno così sulle scelte delle varie società nel proprio modo di abitare un luogo, dalle grandi città alle aree rurali, sino ai deserti, le foresti e le regioni artiche, indagando sul rapporto che le popolazioni hanno stabilito con il proprio ambiente e di ciò che accade quando questi si spopolano. "Dobbiamo dedicarci alla cura delle nostra casa comune, la Terra, e ciò significa prendersi cura di noi e degli altri, in una convivenza che guardi a un futuro sostenibile per tutti, non solo noi umani", ha spiegato Giulia Cogoli, ideatrice e curatrice del Festival. L'evento di maggio, sedicesima edizione dei "Diaologhi", sarà anticipato da due incontri con le scuole, il primo (il 13 gennaio) con l'Istituto Omnicomprensivo di San Marcello, con protagonista l'antropologo Marco Aime sul tema del Festival, il secondo (10 marzo) sarà ospitato dal Bolognini, con l'antropologo Andrea Staid, che indagherà il tema de "la casa ecologica del futuro".

    Francesco Rossano
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