"Se vogliamo continuare a presidiare il nostro territorio, a vivere tranquillamente nelle pianure, dobbiamo preoccuparci anche della montagna e della collina".
E' la valutazione espressa da Renato Ferretti, vice presidente nazionale dell'ordine degli agronomi e forestali, dopo l'ondata di maltempo che, a inizio novembre, ha colpito la Toscana settentrionale, producendo danni e distruzione.
In circa cinque ore, solo per l'area pratese, la pioggia caduta è stata quella che mediamente si registra in due mesi. Un fenomeno di eccezionale intensità. Lo sguardo quindi va rivolto, in un'ottica di prevenzione, alla montagna e alla collina, realizzando ad esempio opere idraulico forestali dei bacini montani.
La prima stima dei danni in tutte le aree alluvionate della toscana è di circa 2 miliardi e mezzo di euro.