• Rincari energetici...i comuni cercano soluzioni


    23/11/2022
    E’ l'inadeguatezza degli impianti il problema principale dei comuni per cercare di far fronte ai rincari dei costi dell’energia elettrica. Un tema caldo, non solo per i conti degli enti, ma anche per questioni come la sicurezza stradale e dei centri abitati; sono infatti frequenti i casi di furti in abitazioni e che, lamentano cittadini, trovano nelle zone messe al buio un anello debole. Accade dalla Valdinievole sino alla montagna Pistoiese dove i sindaci hanno visto crescere a dismisura le bollette per l’illuminazione delle strade e dei luoghi pubblici. A Sambuca Pistoiese, ad esempio, il costo per le luci lungo i 100 chilometri di strade comunali e delle circa 300 vicinali, è passato da 62 mila euro a 165. Un conto salatissimo per le casse del piccolo ente della montagna pistoiese, sulle quali poco fanno i 13 mila euro di trasferimento dallo Stato per dovrebbero lenire i rincari. L’unica soluzione possibile è stata quindi quella di ridefinire gli orari delle accensioni. E così nei poco meno di 78chilometri quadrati del comune l’illuminazione stradale viene spenta alle 23,00 sino alle 5.00 del mattino...quando i lampioni si riattivano per un’ora. Restando alla montagna nel Comune di Abetone Cutigliano, dove è stato fissato a 19 gradi il riscaldamento negli edifici pubblici, l’amministrazione sta valutando di ridurre di due ore il funzionamento dei lampioni la notte, facendoli accendere più tardi e spegnere in anticipo. A Serravalle Pistoiese, dove la bolletta è salita di 156 mila euro, è invece in atto una sperimentazione, sino a conclusione delle feste di Natale, con accensioni e spegnimenti posticipati e anticipati di un’ora e mezzo. Qui è stato deciso innanzi tutto di mettere al buio i monumenti, come la rocca di Castruccio e le sedi dei palazzo comunali. A non subire modifiche, anche in questo caso per la conformazione della rete elettrica, sono le illuminazioni lungo le provinciali lucchese, marlianese, quella del Montalbano in viale europa, la 9 Rinascita, la 28 via di Baco e la 27 Castelunovo San Giusto. Luci accese anche per alcune strade che si trovano nelle vicinanze di queste, non una scelta ma una conseguenza dell’età dell’impianto che impedisce di isolare i singoli tratti. Gli interventi di efficientamento energetico degli edifici comunali hanno permesso di lenire un po le bollette, a mancare all’appello è solo la sede del comune a Serravalle Paese, dove presto partiranno i lavori. Per ora non ci sono cambiamenti invece a Chiesina Uzzanese; qui la bolletta è passata da 105 mila euro a 270 mila. L’amministrazione sta però lavorando a modifiche importanti, a cominciare proprio dall’adeguamento della rete d’illuminazione pubblica. Una volta realizzato sarà possibile passare dall’attuale accensione crepuscolare a una così detta ad orologio. L’idea dell’amministrazione Berti, in controtendenza con le altre anche per ragioni di sicurezza, è quella di tenere accesi i lampioni la notte, dalle 18,30 alle 2 e trenta del mattino. Contestualmente si prosegue con l’installazione di luci a led nei lampioni, oggi la copertura è l’80% della rete, con l’obbiettivo di portarla al 100%.
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