Nel corso dell’udienza si potrebbe già decidere anche in merito all’estradizione in Francia del giovane, nato a Lione, disoccupato, descritto dal suo avvocato come taciturno, in grado di parlare male il francese e bene soltanto la lingua rom.
In realtà le autorità italiane avrebbero a disposizione cinque giorni per verificare se sussistano le condizioni per una consegna alle autorità francesi e se il mandato di arresto e la richiesta di procedura di consegna siano legittimi.
Dopodiché l’indagato dovrà dire se accetta o meno il trasferimento in Francia. In tal caso – secondo il suo avvocato, Giovanni Battista Salvietti del foro Hadzovic non si opporrebbe alla consegna alle autorità francesi – il trasferimento potrebbe essere molto rapido e avvenire nel giro di alcuni giorni.
Hadzovic dopo l’omicidio si sarebbe dato alla fuga in treno, forse seguendo la linea della costa, fino ad arrivare sabato sera a Pistoia per cercare rifugio dalla zia paterna, che abita in una casa popolare nel centro di Pistoia. E’ stata lei, insieme all'avvocato Giovanni Battista Salvietti, ad accompagnarlo l’indomani in questura per costituirsi.
Grande la eco che in Francia ha avuto l'omicidio e anche la confessione del giovane (a Pistoia in questi giorni sono presenti diverse tv francesi per seguire l’evolversi del caso).
Inizialmente l’omicidio pareva avere una matrice razzista e islamofobica, movente invece rigettato dallo stesso Hadzovic, che ora teme però ritorsioni nei suoi confronti e nei confronti della sua famiglia. Anche per questo c’è massimo riserbo da parte delle autorità anche sul carcere di destinazione del ragazzo.
Marta Quilici