Pistoia – Era il 5 marzo 2015 quando la Toscana si svegliò devastata da una tempesta di vento di grecale con raffiche fino a 160 km/h.
Alberi sdradicati, tetti scoperti, cartelli stradali divelti e uno scenario apocalittico furono quello che la popolazione portò negli occhi per diversi giorni a seguire.
La causa va ricercata a livello sinottico, nella presenza di un profondo vortice depressionario posto sul Tirreno centrale (1000 hPa) e nel contemporaneo rinforzo di un’area di alta pressione sulla Francia (1043 hPa) che scaturirono un netta differenza di pressione atmosferica di 43 hPa la quale diede luogo ad un conseguente richiamo di forti correnti settentrionali verso la nostra penisola.
Il tutto fu poi favorito da parte d’Aria più fredda che oltrepassò l’Appennino e favorì un incremento delle raffiche.
L’evento fu piuttosto raro, in passato si ricorda un evento simile solo nel Marzo del 1929, qui il vento causò il crollo di alcune case.
A Pistoia, la tempesta di vento ha cambiato radicalmente il volto di alcune zone della città, come ad esempio piazza del carmine, dove gli alberi presenti vennero quasi tutti sdradicati e quei pochi rimasti vennero abbattuti perchè pericolanti.
Danni ingenti anche agli impianti sportivi, il lungo calvario del pallone di pattinaggio iniziò proprio quella notte, come in valdinievole e in tutta la piana.
Quello che rimane di quella tempesta dopo sette lunghi anni, comprensivi di una pandemia e una guerra in corso, sono i ricordi sui social, che stamattina hanno riempito gli smartphone di tanti cittadini, ma anche la grande solidarietà e spirito d'appartenza che in quei giorni hanno tenuto unita la città, e se proprio dobbiamo tenerci stretto un ricordo di quei giorni che sia proprio questo, che magari chissà ci possa tornare utile in questo periodo.
Simone Gai