Tirata in ballo dalle numerose proteste arrivate dai rappresentanti delle istituzioni e dai singoli cittadini sulla chiusura del punto nascita all'ospedale di Pescia (stop dal primo giugno)… l'Azienda Usl Toscana Centro ha diramato un comunicato.
"Non è in alcun modo volontà della Asl né dell'Assessorato alla Salute privare definitivamente l'ospedale di Pescia del punto nascita che andrà verso una riqualificazione": questo quanto si legge nella nota stampa.
"L'interruzione dell'effettuazione dei parti al Cosma e Damiano – si legge ancora – dipende dal fatto che il passaggio a meno di 500 nascite in un anno (per cui l'ASL sta chiedendo la deroga al Ministero della Salute) comporta la necessità di soddisfare precisi requisiti dettati dal Ministero della Salute per il conseguimento dei quali occorre porre in essere una serie di interventi che permettano il mantenimento dei turni nelle 24 ore, criteri obbligatori per ottenere la deroga richiesta e per assicurare la totale sicurezza per la donna in gravidanza e per il nascituro".
"Per questo – scrive ancora l'Usl – l'Assessore regionale alla Salute Bezzini ha dato disposizione di avviare immediatamente i concorsi necessari affinché nel periodo che servirà al Ministero per rispondere (massimo 180 giorni), la Asl Toscana Centro sia in condizione di adempiere a tutti gli interventi di tipo organizzativo necessari per l'ottenimento della deroga e quindi della ripartenza dell'attività di assistenza al parto". .
L'Azienda ha infine preso un impegno a presentare il quadro degli interventi strutturali previsti dal Pnrr (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) per la riqualificazione del presidio ospedaliero di Pescia; interventi valutati intorno a 10 mln di euro.