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Nei giorni scorsi si è svolta una nuova operazione interforze per la tutela dell’ambiente e la sicurezza nei luoghi di lavoro… un impegno fortemente voluto dal Prefetto Gerlando Iorio.
Il controllo, stavolta, ha riguardato una azienda di Quarrata che opera nel settore delle confezioni per abbigliamento.
In particolare, l’azienda tessile a conduzione cinese aveva iniziato l’attività senza i necessari documenti come l’iscrizione nel registro delle imprese, le denunce agli Enti previdenziali a fini assicurativi e ogni altro adempimento obbligatorio relativo all’impiego di personale dipendente.
L’indagine ha così portato al riscontro di una serie di violazioni di carattere amministrativo e penale connesse all’impiego irregolare di manodopera straniera (trovati 5 lavoratori irregolari), al nero per il 100% e in parte anche in condizioni di clandestinità (2 su 5 che sono stati espulsi dal territorio nazionale).
Per tutto questo è stata immediatamente sospesa l’attività imprenditoriale e denunciato il datore di lavoro per l’impiego di migranti clandestini e per l’omessa attuazione della normativa di contrasto all’infezione da Covid19 negli ambienti di lavoro e nella mensa.
Le indagini sono comunque ancora in corso per possibili altre violazioni stavolta per le condizioni igienico sanitarie e per l’uso in sicurezza dei macchinari.
Il controllo, stavolta, ha riguardato una azienda di Quarrata che opera nel settore delle confezioni per abbigliamento.
In particolare, l’azienda tessile a conduzione cinese aveva iniziato l’attività senza i necessari documenti come l’iscrizione nel registro delle imprese, le denunce agli Enti previdenziali a fini assicurativi e ogni altro adempimento obbligatorio relativo all’impiego di personale dipendente.
L’indagine ha così portato al riscontro di una serie di violazioni di carattere amministrativo e penale connesse all’impiego irregolare di manodopera straniera (trovati 5 lavoratori irregolari), al nero per il 100% e in parte anche in condizioni di clandestinità (2 su 5 che sono stati espulsi dal territorio nazionale).
Per tutto questo è stata immediatamente sospesa l’attività imprenditoriale e denunciato il datore di lavoro per l’impiego di migranti clandestini e per l’omessa attuazione della normativa di contrasto all’infezione da Covid19 negli ambienti di lavoro e nella mensa.
Le indagini sono comunque ancora in corso per possibili altre violazioni stavolta per le condizioni igienico sanitarie e per l’uso in sicurezza dei macchinari.