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E' a rischio il futuro di aziende forestali della montagna pistoiese e Toscana.
A lanciare l'allarme è la Cia Toscana Centro. Il motivo, spiega l'associazione agricola, sono le previsioni di revisione da parte della Regione del settore forestale e della selvicultura, modifiche che, spiega la Cia, rischiano di mettere in ginocchio l’intero comparto, di portare alla chiusura di molte aziende a all’abbandono delle aree rurali.
Il motivo sono le limitazioni che la Giunta Toscana si appresta ad approvare, in conseguenza di una infrazione rilevata da Bruxelles e che porterebbero all’abbandono del taglio del bosco ceduo a vantaggio dell’alto fusto nei siti così detti Natura 2000.
A lanciare l'allarme è la Cia Toscana Centro. Il motivo, spiega l'associazione agricola, sono le previsioni di revisione da parte della Regione del settore forestale e della selvicultura, modifiche che, spiega la Cia, rischiano di mettere in ginocchio l’intero comparto, di portare alla chiusura di molte aziende a all’abbandono delle aree rurali.
Il motivo sono le limitazioni che la Giunta Toscana si appresta ad approvare, in conseguenza di una infrazione rilevata da Bruxelles e che porterebbero all’abbandono del taglio del bosco ceduo a vantaggio dell’alto fusto nei siti così detti Natura 2000.
Francesco Rossano