FIRENZE - La Corte di Appello di Firenze ha confermato in toto le condanne a 1 anno e 4 mesi per la morte sulle piste da sci ad Abetone di Daniele Monti. L’uomo, 51 anni, cadde il 24 gennaio 2018 mentre sciava sulla Zeno1 finendo contro degli alberi fuori dal tracciato, sotto gli occhi di uno dei suoi due figli. Già secondo il tribunale di Pistoia, la pista Zeno1 non risultava chiusa adeguatamente. La Corte ha confermato la responsabilità di “omicidio colposo” per Giampiero Danti, che allora era responsabile dell’impianto per il consorzio Saf, e Pietro Nizzi, 64 anni, addetto alla manutenzione e sicurezza della pista. Confermate anche le somme (circa 700mila euro) stabilite come provvisionali per le persone costituite come parti civili, ossia la moglie e i figli di Monti, il fratello e i genitori, tutti rappresentati in aula dall’avvocato Giovannelli del Foro di Pistoia.

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