Tre agenti di Polizia Penitenziaria del carcere di Prato sono indagati per l’aggressione in cella subita da Vasile Frumuzache, il 32enne romeno, residente a Monsummano di professione guardia giurata, reo confesso dei due delitti: quello di Denisa Maria Adas e di Ana Maria Andrei; nel primo caso i resti del corpo vennero trovati all’esterno di un casolare abbandonato nella campagna intorno a Montecatini .
La Procura ha ipotizzato nei loro confronti i reati di rifiuto di atti d’ufficio e di lesioni colpose. Secondo l’accusa, nonostante le direttive impartite dalla Procura e l’assicurazione che si era provveduto a garantire la sicurezza di Frumuzache, il 6 giugno un detenuto fu “lasciato libero di versargli un pentolino di olio bollente, intriso di un bicchiere di zucchero, sul volto e sugli arti” ustionandolo.
Parallelamente, sempre nella casa circondariale pratese, è in atto una operazione anche contro l’ingresso di droga e cellulari ai detenuti dei reparti Alta Sicurezza e Media Sicurezza, anche per reati mafiosi. L’inchiesta, secondo la Procura, ha fatto emergere forme di corruzione per quattro agenti penitenziari e anomali contatti tra altri quattro agenti e addetti alle pulizie.
Sono stati anche perquisiti 127 detenuti, di cui 27 sono indagati.