PISTOIA - Il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi interviene sulla vicenda Vicofaro.
“A Vicofaro oltre 150 persone vivevano in condizioni inaccettabili. Lo dicono i report dei Vigili del Fuoco, dell’Asl e di tutti quei soggetti che nel tempo hanno fatto sopralluoghi e dato conto, puntualmente, di una situazione di pericolo, senza dignità, che non si poteva e non si può chiamare accoglienza. Da sindaco, non l’ho mai buttata in strumentalizzazione politica, né in passato quando il caso ha avuto rilievo nazionale, né oggi che i ragazzi sono stati trasferiti. La questione andava infatti affrontata in termini di sicurezza, legalità e dignità pensando sia alle persone accolte, sia agli abitanti di quel quartiere che per troppo tempo hanno sopportato la situazione e, talvolta, si sono sentiti giudicati da chi in quel luogo non vive.
La verità è che la parrocchia di Vicofaro sfuggiva ad ogni gestione e alle regole, anche quelle di civile convivenza, su cui si deve basare una comunità. Non bisogna aver paura di denunciare tutto questo, e i cittadini lo hanno fatto tante volte. Per questo li ringrazio.
Quando i Vigili del Fuoco scrivono che in quell’edificio, con quella gestione, le persone sono in pericolo, quando mancano le minime condizioni igienico sanitarie per vivere, quando non ci sono regole né percorsi di integrazione, quando quel centro diventa rifugio anche per chi commette reati, c’è solo una cosa da fare prima che accada l’irreparabile. Il percorso è stato lungo. Tanti tentativi fatti sono andati a vuoto, fino ad oggi. Adesso possiamo parlare di una svolta.
Grazie alle forze dell’ordine che per giorni hanno presidiato la zona. Grazie alla Caritas che si è occupata dei trasferimenti, alla Diocesi, al Questore e al Ministro degli Interni e ai Sottosegretari che negli scorsi mesi ho incontrato a Roma”.