PISTOIA - Nel pistoiese si guarda con fiducia alla vendemia che, come avviene oramai da qualche tempo anticipando i temi scanditi dalla tradizione, è cominciata con alcune tipologie di uve. Nei filari i grappoli sono scresciuti bene, regolarmente, grazie all’acqua della primavera e il caldo di giugno; lo sguardo è ora rivolto al cielo nella speranza che improvvise grandinate non rovinino il raccolto. Ad incidere sul rinnovato ritmo della raccolta, tradizionalmente appuntamento di fine settembre nel pistoiese per terminare i primi di ottobre, certamente il cambiamento climatico, che ha portato ad anticipare i tempi.
A preoccupare gli operatori, la cui voce è stata rilanciata anche da Coldiretti e Filiera Italia, sono i dazi del 15% verso il mercato degli Stati Uniti; gli Usa rappresentano infatti il principale marcato per i prodotti agroalimentari italiani fuori dell’Unione Europea; le previsioni, se non ci saranno correttivi, è che solo per il vino prima voce nell’export, i dazi impatteranno per oltre 290 milioni di euro, con una ricaduta complessiva su tutti il comparto di oltre un miliardo, colpendo i grandi produttori e anche i piccoli.
La richiesta, rinnovata anche dalla Coldiretti Pistoia, è che si riesca ad ottenere l’esclusione dei prodotti agroalimentari di eccellenza dalla lista dei dazi.
Vendemmia, attesa una buona raccolta
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