PRUNETTA (PT) - A Prunetta la memoria si fa pietra. Nell’ambito del programma ‘I tre volti della libertà – 80 anni dalla Liberazione’, la comunità si è raccolta per un momento di riflessione e ricordo. Durante la cerimonia sono state scoperte undici Pietre d’inciampo, dedicate alle vittime della deportazione, uomini e donne che non fecero ritorno dai campi di concentramento.
Questi piccoli blocchi di ottone, incastonati nel selciato davanti alle loro ultime abitazioni, riportano un nome, una data, una storia. Un gesto semplice, ma potente, che obbliga chi passa a fermarsi, a chinare lo sguardo, a ricordare.
Le Pietre d’inciampo, ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig, sono oggi presenti in migliaia di città in tutta Europa. A Prunetta diventano un segno tangibile contro l’oblio, per trasmettere alle nuove generazioni il valore della libertà e della memoria