CHIESINA UZZANESE - Domenica scorsa, 21 settembre, è ripartita anche in Toscana la stagione venatoria. Una stagione su cui incombe il DDL 779 promosso dalla maggioranza e attualmente all’esame delle Commissioni Agricoltura e Ambiente di Palazzo Madama, che punta a riformare la legge quadro sulla caccia, la numero 157 del 1992.
Il provvedimento si compone di 18 articoli e andrà a disciplinare la “gestione e la protezione della fauna selvatica omeoterma, (i mammiferi e gli uccelli selvatici che vivono in libertà sul territorio nazionale), nonché il prelievo venatorio”.
Un capitolo particolarmente delicato è quello riservato alle armi consentite ai cacciatori. Secondo l’articolo 8, tra le altre cose viene estesa la possibilità di utilizzare il caricatore fino a 5 cartucce per la caccia al cinghiale. La riforma fissa poi un tetto massimo di 3 giorni a settimana consentiti per l’attività venatoria, escluse le giornate di martedì e venerdì.
Per quanto riguarda le specie, viene ammessa la caccia all’oca selvatica e al piccione ed è prevista l’estensione da 4 a 5 mesi della caccia collettiva al cinghiale.
Contrari al provvedimento le associazioni animaliste che hanno avviato la raccolta di 50mila firme per una legge di iniziativa popolare per l’abolizione della caccia, la tutela di lupi e orsi e l’aumento delle aree protette