PISTOIA - Di una piscina olimpionica in via dell’Annona si parla almeno da 13 anni. Da quando cioè, la precedente Amministrazione presentò il progetto ad un bando ministeriale che lo ritenne ammissibile, ma non lo finanziò.
L’intervento, da un costo stimato – allora – di 7 milioni e mezzo di euro, prevedeva un nuovo centro sportivo con, oltre alla piscina da 50 metri, una palestra, un impianto all’aperto e altri locali come bar, ristorante, uffici.
L’Amministrazione è cambiata, ma l’idea di un centro natatorio all’Annona è rimasta e adesso torna a far parlare di sé. La società benefit Blue Factory avrebbe infatti manifestato l’interesse a realizzarlo, attraverso una partnership pubblico-privato.
L’area – di quasi 14mila metri quadri e la metà circa di superficie coperta – è e rimarrebbe di proprietà comunale, ma verrebbe affidata al privato per una gestione ultradecennale che potrebbe rendere l’investimento appetibile e remunerativo per l’impresa.
I tempi non sono brevi – l’assessore comunale Leonardo Cialdi ha parlato di un possibile avvio dei lavori nel 2027 – ma intanto il Comune ha fatto un primo passo: ha affidato l’incarico per la stima delle opere di demolizione di due edifici del complesso.
Nell’area, peraltro, si prevede anche un’altra opera di trasformazione, i cui attori questa volta sono tre: Comune, Fondazione Caript e Università degli Studi di Firenze, ovvero il possibile trasferimento di aule e laboratori della facoltà di ingegneria nei locali dell’ex Annona.
Rispunta il progetto della piscina olimpionica all’Annona
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