BASKET A2 - In un clima surreale, la Estra Pistoia cade al PalaCarrara contro la Juvi Cremona, in una partita che probabilmente non avrebbe nemmeno dovuto essere giocata. Il parquet ha fatto da scenario a un dolore collettivo ancora vivo, impossibile da scacciare.
Senza la Baraonda Biancorossa, il palazzetto è apparso svuotato della sua anima. Mancavano i cori, l’entusiasmo, quella spinta emotiva che da sempre accompagna la squadra. E mancava, soprattutto, la leggerezza necessaria per affrontare quaranta minuti di pallacanestro: le teste e i cuori erano altrove, inevitabilmente.
Nel quarto periodo Cremona ha scavato un piccolo solco e grazie alle triple di McConico, Garrett e dell’ex Allinei ha affondato i biancorossi, incapaci di trovare la lucidità e la forza per reagire. Tommaso Della Rosa si è assunto la responsabilità per l’atteggiamento non sempre positivo dei suoi ragazzi, ma come dargli torto: in queste condizioni, non era solo una questione di gioco.
Quel sasso, scagliato domenica a Rieti, non ha colpito soltanto un uomo. Ha scavato un solco profondo nelle coscienze di tutti: dei tifosi, dei giocatori, di un’intera comunità sportiva che oggi si scopre ferita, smarrita, incapace di riconoscersi nella follia di un gesto che ha cancellato la gioia di una passione.
E così, più che una sconfitta sportiva, quella di ieri è sembrata una resa inevitabile di fronte al dolore. Una partita giocata con il cuore pesante, nel tentativo di ricominciare, ma sapendo che nulla sarà più come prima.








