FIRENZE - Il presidente della Toscana Eugenio Giani ha ufficializzato le deleghe agli otto assessori della nuova Giunta regionale. La squadra, definita “giovane e operativa”, rispetta la parità di genere e combina continuità (3 conferme) e rinnovamento (5 nuovi ingressi).
Nella prima seduta sono state approvate tre proposte di delibera (riconoscimento dello Stato di Palestina, modifiche statutarie su connettività/identità e riorganizzazione strutturale) e annunciate dieci future riunioni sui territori.
Giani mantiene a sé le deleghe a bilancio, energia, protezione civile, personale, sport, politiche per la montagna, rapporti con gli enti locali, relazioni internazionali, politiche giovanili, geotermia e “Toscana diffusa”. Bernard Dika (Sottosegretario): Gestirà i rapporti con il Consiglio regionale.
Le deleghe agli assessori sono state così distribuite: Mia Diop (Vicepresidente della Regione), ha la responsabilità alla Cooperazione internazionale, legalità, partecipazione, cittadinanza attiva e beni confiscati alle mafie. A Monia Monni l’assessorato alla Sanità, diritto alla salute e politiche sociali.
A Leonardo Marras, Economia, turismo, commercio, attività produttive e agricoltura. Filippo Boni è il responsabile delle Infrastrutture, dei trasporti pubblici, dell’urbanistica e del governo del territorio. Istruzione, memoria, diritti LGBTQ+, con nuove competenze su casa, accoglienza e immigrazione, ad Alessandra Nardini. Assessorati, questi, in capo ad esponenti del Partito Democratico. Entra nel governo della Toscana il Movimento 5 Stelle, con Davide Barontini, a cui è stata affidata la responsabilità di Ambiente, economia circolare, servizio idrico, rischio sismico e cambiamenti climatici. A Cristina Manetti, lista dei riformisti, la Cultura, l’università, la parità di genere e rapporti con l’UE. Infine a Alberto Lenzi, di AVS, le deleghe a Lavoro, innovazione tecnologica, digitale, cybersicurezza e semplificazione amministrativa








