All’ultima seduta del Comitato Europeo delle Regioni è stato approvato, a larga maggioranza, il parere presentato dal pistoiese Lorenzo Galigani, consigliere comunale a palazzo di Giano.
Il documento, che è stato votato dall’assemblea dei rappresentanti locali e regionali dell’Unione europea, invita l’Unione a dotarsi di una visione di lungo periodo con obiettivi concreti e scadenze precise, accelerando l’attuazione delle riforme già annunciate per snellire la burocrazia e modernizzare le norme che regolano il mercato interno.
Un ruolo chiave, sottolinea il parere, deve essere attribuito alle autorità locali e regionali, indispensabili per applicare correttamente le regole e individuare tempestivamente le criticità.
Tra le richieste principali figurano la rimozione entro il 2027 delle cosiddette “terribili dieci” barriere che ostacolano la piena integrazione del mercato unico; indicatori di performance chiari; una sorveglianza più rigorosa per evitare la creazione di nuovi ostacoli; e la riduzione degli oneri amministrativi di almeno il 25%. Particolare attenzione viene dedicata alle piccole e microimprese, che – si legge nel testo – devono poter operare con maggiore semplicità oltre confine, beneficiando di strumenti digitali realmente accessibili e di procedure più rapide per il riconoscimento delle qualifiche professionali.
«Ogni giorno – ha dichiarato il relatore Lorenzo Galligani – le imprese si scontrano con ostacoli inutili, procedure lente e regolamentazioni non coordinate quando provano a espandersi oltre i confini nazionali. Allo stesso modo, molti lavoratori non possono spostarsi per un impiego in un altro Stato membro perché le loro qualifiche non vengono riconosciute. Il Mercato Unico è una delle conquiste più importanti dell’Unione: è fonte di competitività, coesione e resilienza. Ma molto resta da fare. Dobbiamo ridurre la burocrazia, rafforzare i controlli e semplificare le norme, valorizzando la dimensione territoriale: solo così tutte le regioni e tutte le imprese, anche quelle con meno di dieci dipendenti, potranno beneficiare realmente delle opportunità offerte dal mercato unico.








