MONTECATINI TERME - La notizia del versamento di 151.000 euro da parte del Comune di Montecatini per le Terme Torretta ha riacceso i riflettori su una delle partite più complesse del patrimonio cittadino. Ma cosa significa davvero questo passo e quali implicazioni strategiche comporta per il futuro della Torretta?
Il versamento della cauzione del 10%, effettuato all’interno della procedura di concordato preventivo di Terme di Montecatini, ha trasformato quella che era una semplice “manifestazione di interesse” del 2022 in una “proposta d’acquisto irrevocabile”. Questo è il vero punto di svolta strategico: un passo mai compiuto prima che invia un segnale inequivocabile di impegno politico e finanziario. Non si tratta più di una dichiarazione di intenti, ma di un atto formale che sottrae al commissario liquidatore ogni discrezionalità, obbligandolo per legge ad avviare l’iter di vendita e spostando di fatto il controllo dell’iniziativa verso l’ente pubblico.
Il versamento della cauzione non garantisce l’acquisto al Comune, ma al contrario dà il via a una procedura di gara pubblica. A questo punto, si delineano due possibili scenari:
1. Nessuna offerta migliorativa: Se entro il termine stabilito non arriveranno altre proposte, il bene verrà aggiudicato al Comune per 1.500.000 euro.
2. Arriva un’offerta superiore: Se un altro soggetto dovesse presentare un’offerta più alta, verrà indetta una gara al rialzo.
L’apertura a una gara pubblica rappresenta un rischio calcolato da parte dell’amministrazione. La scelta di procedere suggerisce la convinzione strategica che il mercato per questo specifico asset sia freddo, rendendo la gara un ostacolo procedurale necessario più che una reale minaccia.
Un’analisi della situazione non può prescindere da una condizione abilitante cruciale. In passato, l’asset della Torretta era parte di un “pacchetto unico e indivisibile” che ne impediva la vendita singola. È stato solo il recente “spacchettamento” degli asset, ovvero la rimozione del vincolo strategico che teneva bloccata l’operazione, a creare le condizioni necessarie per procedere con questa vendita separata, sbloccando di fatto uno stallo che durava da tempo.
L’azione del Comune non è un’iniziativa isolata. Secondo le informazioni disponibili, si prevede un’azione analoga a brevissimo anche da parte della Regione.
L’operazione del Comune ha finalmente sbloccato una dinamica stagnante, con la pubblicazione del bando di vendita prevista nel periodo tra marzo e aprile e una possibile conclusione entro la primavera








