BASKET A2 - L’Estra Pistoia torna da Brindisi con una sconfitta per 76-68 e con una classifica che oggi vede i biancorossi al terz’ultimo posto. Un ko che fa male, ma che non racconta fino in fondo quanto visto sul parquet, dove Pistoia ha mostrato ancora una volta segnali di vitalità e identità.
La squadra di Pino Sacripanti ha infatti dominato per oltre un tempo contro una formazione di grande spessore, probabilmente la più attrezzata del campionato, arrivando anche a toccare un vantaggio di 17 punti prima di pagare, alla distanza, il peso delle rotazioni ridotte. Decisivi in negativo gli infortuni: capitan Saccaggi è rimasto in campo soltanto 11 minuti a causa di un duro colpo allo zigomo, mentre Campogrande ha potuto giocare solo pochi minuti per un problema all’adduttore. Entrambi non sono rientrati nel secondo tempo, costringendo Pistoia a una gestione di piena emergenza.
Con un roster già corto e con Gallo a mezzo servizio, l’Estra ha comunque lottato fino all’ultimo, mettendo in difficoltà Brindisi grazie a intensità, organizzazione e spirito di sacrificio. Nel finale, però, è mancata l’energia necessaria per reggere l’urto di una squadra più profonda e completa.
Restano evidenti alcune lacune strutturali presenti fin dall’inizio della stagione, oggi accentuate dagli stop fisici. La classifica non è certamente bella, ma le prestazioni raccontano una squadra viva, che gioca, combatte e segue il proprio allenatore. Il gruppo c’è, Sacripanti pure. Se, come più volte dichiarato, la società ha ambizioni per il futuro, questo è il momento di dimostrarlo con interventi concreti sul mercato.
Ora testa alla difficile trasferta di Rimini, altro banco di prova impegnativo, mentre fuori dal campo il tempo delle riflessioni sembra ormai scaduto.








