Il bel tempo dei giorni scorsi ha portato, purtroppo, anche i consueti fenomeni di inquinamento a causa dello sforamento dei limiti delle PM10 presenti nell’aria.
Come ormai noto le maggiori concentrazioni di polveri sottili si trovano, nell’ambito della provincia di Pistoia, in alcune aree della Valdinievole, in particolare tra Pescia e Montecatini Terme. I valori che l’Arpat prende come riferimento sono quelli della centralina di Capannori, in provincia di Lucca.
Come evidenzia il grafico riportato sul sito di Arpat, l’agenzia per l’ambiente della Toscana, nel periodo dal 22 dicembre al 2 di gennaio i superamenti sul valore medio giornaliero di 50 microgrammi di inquinante gassoso per metro cubo d’aria, sono stati 8 con un valore massimo di 110, più del doppio del valore obiettivo di riferimento, ovvero quei 50 microgrammi per metro cubo che, nel corso dell’anno, non devono essere superati per più di 35 volte.
Dati per certi versi confermati anche dalla centralina di Pescia dove i valori medi sono stati oltrepassati nelle giornate del 30 e del 31 dicembre.
L’effetto di questi superamenti, anche se i dati ufficiali sono solo quelli di Capannori, hanno fatto scattare alcune limitazioni antinquinamento a Montecatini e a Pieve a Nievole.
Il sindaco della città termale Claudio del Rosso ha emesso un’ordinanza di blocco della circolazione stradale dal 30 dicembre al 2 di gennaio su tutto il territorio comunale, ad eccezioni di alcune categorie di veicoli.
Anche il sindaco di Pieve a Nievole Gilda Diolaiuti ha imposto limitazione al traffico per 8 giorni, dal 31 dicembre al 7 gennaio 2025, anche in questo caso valido nel centro abitato di tutto il territorio comunale.
Da anni ormai si dibatte se sia corretto o meno l’utilizzo dei dati rilasciati dalla centralina di Capannori per individuare l’inquinamento da PM10 anche nella zona della Valdinievole, che è si un’area confinante, ma rispetto ai territori di Pescia e Montecatini Terme, particolarmente ricca di aziende soprattutto del settore cartario.
I dati individuati dalla centralina di Pescia, utilizzata e analizzata con continuità per alcuni anni, potranno così essere confrontati con i valori rilasciati da Capannori. Questo permetterà di capire se l’inquinamento rilevato nel comune lucchese è equiparabile o meno ai territori della dei comuni della Valdinievole