09/01/2025
Un buco di 20 minuti nella registrazione della telecamera, proprio nel momento in cui avvenne l’omicidio.
L’assassinio in questione è quello del 57enne Alessio Cini, che l’8 gennaio di un anno fa fu trovato privo di vita e semicarbonizzato nel piazzale della propria abitazione a Ponte dei Bini ad Agliana.
Il processo per il suo omicidio, in corso in Corte d’Assise a Firenze, vede imputato il cognato e vicino di casa Daniele Maiorino.
La telecamera oggetto di attenzione, invece, è quella posizionata su una casa poco distante dalle abitazioni di Cini e Maiorino.
La registrazione, si interromperebbe proprio dalle 5 e 50 alle 6 e 10 di quella terribile mattina, avendo ripreso a funzionare soltanto nel momento in cui le fiamme già avvolgevano il corpo di Cini privo di sensi.
Per capire le ragioni di questo buco, nella prossima udienza fissata per il 16 gennaio, sarà ascoltato l’ingegner Bigagli consulente della Procura, mentre la difesa di Maiorino, curata dall’avvocato Katia Dottore Giachino del Foro di Prato, presenterà una richiesta di consulenza proprio per eseguire un esame sulla telecamera.
Nella prima udienza del 2025, giovedì 9 gennaio, sono stati sentiti come testimoni il tenente dei Carabinieri che ha coordinato le indagini e il comandante della squadra dei vigili del fuoco giunta sul posto, ma è stato anche conferito l’incarico per la pulizia di quelle intercettazioni che – secondo la Procura – incastrerebbero Maiorino, il quale in macchina, parlando tra sè e sè, avrebbe ripercorso le fasi dell’omicidio.
Marta Quilici