“Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per continuare con questo grande progetto di sostentamento. Siamo in grande difficoltà” … l’appello arriva da parte di Ivano Lucchesi, presidente della Prociv di Chiesina Uzzanese che da anni porta avanti il Centro Alimentare Solidale che ha sede nel capannone di via Mazzini nella zona industriale di Massa e Cozzile, a Traversagna. Una struttura che assiste circa 350 famiglie, associazioni e, negli ultimi anni, è intervenuta direttamente in diversi scenari internazionali, come la Siria e l’Ucraina per portare aiuti di ogni tipo, alimentari, medicinali e vestiari.
Il Centro è ora in forte difficoltà per la progressiva mancanza di finanziatori. Non ci sono praticamente più contributi dalle Amministrazioni Pubbliche e le donazioni ricevute non sono sufficienti a coprire le spese sostenute. “per mantenere questa struttura” dice Ivano Lucchesi “occorrono almeno 55 mila euro”.
Da qui l’appello alla popolazione attraverso una lettera aperta. “Fin’ora abbiamo resistito grazie a chi ci ha sostenuto – scrive Lucchesi – ma non riusciamo più a sopportare autonomamente questa spesa.”
Da qualche mese il Centro Alimentare rischia anche lo sfratto e questo comporterebbe l’interruzione definitiva dell’attività.
L’unica soluzione, al momento, per poter continuare ad aiutare le tante famiglie che vengono assistite, è un aiuto diretto e concreto da parte dei cittadini. “In attesa di trovare altre forme di finanziamento” ci tiene a precisare Ivano Lucchesi. L’invito è dunque quello di donare al Centro Alimentare Solidale almeno 15 euro al mese.
“Tele modesta partecipazione – scrive Lucchesi nella lettera aperta – ci permetterebbe di continuare la nostra opera di assistenza.”
Un’ultima speranza che, se non dovesse andare a buon fine, il Centro sarà costretto a lasciare il capannone e sospendere così il servizio di distribuzione alimenti, lasciando tante famiglie senza ulteriori aiuti