A luglio è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge sull’autonomia differenziata. Il 21 di Agosto, con la mobilitazione di tutta l’opposizione in parlamento, è stato raggiunto e superato il quorum per richiedere il refendum abrogativo; 500mila mila firme di cittadini sulla piattaforma on-line. Altre firme, delle quali al momento non sono noti i numeri, sono quelle in arrivo dai banchetti diffusi sul territorio. L’obbiettivo, come dicono alcuni esponenti del centro sinistra, è raggiungere il milione di firme.
A chiedere il referendum abrogativo sono state anche 5 Regioni, Emilia-Romagna, Puglia, Campania, Sardegna e Toscana
La materia è molto complessa e perdi più l’eventuale attuazione non sarebbe neanche in tempi brevi. Occorre infatti che vengano concordate, le materie, al massimo 23, sulle quali la singola Regione chiede l’autonomia. Devono poi essere stabiliti gli ormai famosi LEP, i Livelli Essenziali delle Prestazioni, che devono oltretutto essere finanziati dal governo. Per inciso se anche in una singola Regione non vengono raggiunti i Lep, nessun’altra Regione può avere l’autonomia.
Validate le firme il testo del referendum passerà al vaglio della Corte Costituzionale per la sua ammissibilità entro il prossimo febbraio. Il voto, se tutto sarà convalidato, potrebbe esserci tra l’aprile e il giugno del 2025