"Un imprenditore illuminato, un uomo generoso, un collezionista raffinato che ha voluto condividere col mondo la sua passione e i suoi tesori".
Con queste parole la rettrice dell'Università di Firenze Alessandra Petrucci ha descritto la figura di Giuliano Gori, scomparso nel gennaio scorso, in occasione della cerimonia per il conferimento al creatore del progetto della Fattoria di Celle del dottorato honoris causa in "Architettura, progetto conoscenza e salvaguardia del patrimonio culturale".
In tanti hanno partecipato alla cerimonia per l'assegnazione del massimo riconoscimento assegnato dall'Ateneo, cui hanno partecipato i quattro figli di Gori, Patrizia, Fabio, Paolo e Stefania, nipoti, familiari, amici e tanti che hanno apprezzato l'opera di un uomo la cui visione ha dato vita all'esperienza di Celle dove, artisti di tutto il mondo sono stati chiamati a creare, dialogando con la natura.
Un conferimento deciso dall'Università prima della scomparsa di Gori, per quanto fatto nella fattoria di Celle, alle porte di Pistoia, e che è stato consegnato ai figli che ne oggi portano avanti il progetto e che presto prenderà la forma di una fondazione...