• Arrivederci Direttore


    12/05/2024

    Arrivederci Direttore



    Ha dato voce a quelli che erano ultimi, portando le loro storie e i loro problemi nelle case della gente attraverso la televisione, con uno spirito di servizio, sino agli ultimi giorni.

    La scomparsa di Luigi Bardelli lascia un vuoto enorme in una Pistoia che per decenni lo ha avuto tra i propri protagonisti, lascia un vuoto tra i propri cari e tra quanti hanno avuto la fortuna di incrociarlo, percorrendo fianco a fianco anche solo un tratto della vita.

    Nato a Pistoia nel 1936, laureato in pedagogia, aveva sin da giovanissimo trovato nella politica, una politica che, come diceva Giorgio La Pira, era da intendersi “come servizio alla speranza”, passione civile, un impegno vissuto a cominciare dalla Gioventù Cattolica della diocesi, arrivando ad esserne presidente regionale. Un impegno in politica che tempo dopo, a metà anni 90, lo portò a sedere tra i banchi di palazzo di Giano.

    Giornalista, prima di guidare l’esperienza di Ptv come era stata battezzata quella che sarebbe poi divenuta Tvl, Luigi Bardelli fu trai protagonisti dell’esperienza dei Cineforum, contesto nel quale dalla fine anni 60 si formò una intera generazione di pistoiesi.

    Era la Pistoia del vescovo Mario Longo Dorni, una città che come il resto del paese era scossa da cambiamenti. E’ in quel contesto che avvenne l’incontro con il mondo della disabilità e con un gruppo di famiglie della città, in particolare alcune madri coraggiose, che portò alla nascita dell’Aias, oggi Fondazione Maria Assunta in Cielo di cui Bardelli era presidente.

    Una realtà cresciuta nel corso degli anni, divenuta tra le più importanti tra quelle a servizio delle persone diversamente abili della Toscana, all’avanguardia a livello nazionale anche grazie al nuovo centro di via San Biagio.

    Un mondo, quello delle persone diversamente abili, cui Luigi Bardelli ha guardato anche attraverso l’esperienza della televisione; erano anni pionieristici per le tv private, regolarizzate dal primo gennaio del 1976, con l’allora Ptv che trasmetteva dal Convento di Giaccherino; lo spostamento della sede prima in via abbi pazienza, quindi nei nuovi studi di Spazzavento, nella prima periferia ovest di Pistoia sono state le altre tappe di un’esperienza televisiva che oggi vede Tvl, nell’era del digitale, tra le prime emittenti della Toscana.

    Un ruolo di guida, quello svolto da Luigi Bardelli nella tv di Pistoia, che ha avuto riflessi anche nazionali, con la presidenza del Corallo, l’associazione delle emittenti radiotelevisite cattoliche italiane.

    Luigi Bardelli lascia la moglie Franca, i figli Maria Chiara, Giovanni e Paola e numerosi nipoti e un immenso vuoto anche in tutti noi di Tvl, arrivederci Direttore.



    Dalle 12.00 di oggi, domenica 12 maggio, sarà esposto presso la chiesa della Fondazione Maria Assunta in Cielo, di via San Biagio... i funerali lunedì alle ore 15.00 alla chiesa di San Francesco.

    Francesco Rossano

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