Volano le esportazione del polo vivaistico ornamentaledi Pistoia. Un boom in linea con le esigenze di aumento di verde sul pianeta, inficiato dalle dinamiche globali dei costi delle materie prime e dalla guerra scatenata dalla Russia di Putin.
Così Coldiretti Pistoia nel commentare i dati 2021 per l’export di piante vive da Pistoia: più 30% a livello globale rispetto al 2020, per un totale di 377 milioni di euro.
“E ancora più evidente, più 40%, è il balzo rispetto al 2019, anno prepandemia -continua Coldiretti-, quando l’export globale arrivò a 268 milioni di euro”.
"Purtroppo ci troviamo a commentare un’annata eccellente col cuore in gola", spiega Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia, tra l'aumento dei costi di produzione che ha tolto i margini di guadagno e la guerra in Ucraina ha reso ancora più imprevedibile la dinamica dei prezzi.
“Purtroppo
-commenta con rammarico Tesi- lo spropositato aumento dei costi delle
materie prime già dall’autunno 2021 e la guerra in Ucraina rendono
inutile
tanto lavoro sul fronte dell’innovazione e della capacità di produrre
piante eccellenti. Il mercato dei paesi Ex Sovietici per esempio
–conclude Tesi- nel 2021 era arrivato a 18,3 milioni di euro, con un
incremento del 56% rispetto al 2020. Un mercato che
al momento, necessariamente è bloccato. Ma a rischio c’è la tenuta del
nostro modello di sviluppo: con l’aumento spropositato dei costi di
produzione, dovuto in gran parte alla speculazione, sarà difficile
riuscire a mantenere il circuito economico virtuoso:
con aziende che investono, innovano e creano benessere. Questo vale per
tutta l’agricoltura e per gli altri settori”.
La Francia è il paese dove si indirizza una quota rilevante dell’export, con 123 milioni nel 2021, più 36,3% rispetto al 2020. Rilevante è il dato delle esportazioni verso il Regno Unito che nel 2021 è arrivato a quasi 46 milioni di euro, con un balzo del 43% rispetto al 2020 e del 58% rispetto al 2019.