Nel silenzio l'artista solo che, steso un telo giallo, vi ammassa una piramide ci croci nere, scalandole in maniera sempre più faticosa, rimanendo, in fine, nuovamente solo. E' la performance che alle sale affrescate di palazzo di Giano ha aperto la mostra di Giacomo Carnesecchi.
"Ci sarà il sangue" il titolo della personale dell'artista pistoiese. Nelle quattro sale è disegnato un percorso che, con opere dal 2008 all'oggi, vuole accompagnare il visitatore in una riflessione sulla natura, sulla terra deturpata e aggredita.
In questo mondo c'è una speranza, è quella raccontata con l'installazione dove figure stilizzate si alzano, uscendo dalla terra sporcate dall'inquinamento, cercando un riscatto. "C'è una speranza, siamo sempre in tempo - ha detto Carnesecchi - ma dobbiamo darci da fare".