07/02/2023
Il 2023 sia un anno di progettazione del futuro.
E' l'auspicio espresso dai vertici di Confindustria Toscana Nord in occasione della presentazione dei dati del Centro Studi dell'associazione sul settore industriale nei territori di Pistoia, Lucca e Prato nel 2022.
Un bilancio complessivamente valutato come positivo rispetto all'anno precedente, con un più 3,3%, largamente oltre il più 1,3% indicato a livello nazionale per il manifatturiero.
Per quanto riguarda in dettaglio la situazione del pistoiese la crescita è stata dell'1,5%; un dato inferiore agli altri territori e a quanto visto nel 2021 quando raggiunse un +6,8%; a pesare le flessioni del mobile, di una variegata tipologie di imprese diverse riunite sotto l'ombrello del manifatturiero, e soprattutto dell'alimentare che ha registrato una perdita di cinque punti e mezzo e per il quale l'origine è stata individuata nell'aumento dei costi di alcune materie prime.
Bene invece il metalmeccanico (+2.5%, l'abbigliamento-maglieria (+4.20%(, il cuoio calzature (+5.4%) la carta e la cartotecnica (+3.1%) e la chimica-plastica (+0.9%).
Soddisfazioni arrivano per la provincia di Pistoia dalle esportazioni, che hanno toccato un +18,5%, valore, spiega Confindustria, condizionato in parte anche dalla crescente inflazione.
Per il futuro uno dei problemi individuati, non solo a livello provinciale, è la mancanza di manodopera.
Francesco Rossano