Era tutto pronto in Hitachi, a Pistoia, per l’assemblea congressuale dei lavoratori iscritti alla FIOM Cgil, quando, a dieci minuti dall’inizio la Direzione Aziendale ha comunicato l’impossibilità a concederla. Un atteggiamento fortemente criticato dal sindacato, che secondo i metalmeccanici della CGIL, cela una chiusura dell’azienda rispetto alle rivendicazioni che riguardano i diritti dei lavoratori del cosiddetto INCENTRATO, ossia dei dipendenti che lavorano all’interno dello stabilimento di via Ciliegiole, ma non sono dipendenti Hitachi, ma di ditte in appalto.
Di seguito il comunicato stampa sottoscritto dal Segretario generale della Fiom Pistoia-Prato-Firenze Daniele Calosi:
"Stamani, era prevista l’assemblea congressuale della CGIL dei lavoratori iscritti alla FIOM di Hitachi Rail Pistoia. A 10 minuti dall’inizio, la Direzione Aziendale ha comunicato l’impossibilità a concederla nascondendosi dietro questioni formali. Tale atteggiamento, mai visto in anni e anni di storia dell’azienda, nasconde a nostro giudizio una chiusura verso le rivendicazioni messe in campo dalla FIOM CGIL di Firenze-Prato-Pistoia e dalla FIOM nazionale in questi mesi, assieme alle nostre RSU. L’azienda preferisce lo scontro anziché il confronto, riportando il sistema di relazioni sindacali ai tempi del vapore. Riformuleremo la richiesta, che verrà avanzata dalla nostra RSU, ricordando che non accettiamo diktat rispetto alle posizioni che abbiamo condiviso con i lavoratori di Hitachi, a partire dai nostri iscritti. Non vorremmo che tale atteggiamento dell’azienda nascondesse, in realtà, il fastidio che ha generato la nostra proposta di attivare un tavolo negoziale in merito all’incentrato. La FIOM e la CGIL, nell’autonomia che da sempre ci contraddistingue, non accetteranno mai spade di Damocle sui tavoli di trattativa. Invitiamo perciò l’azienda a venire più a miti consigli evitando inutili posizioni estremiste".