16/04/2024
"Un'indagine che è durata un paio d'anni, partita da un episodio estorsivo, che aveva la finalità di assumere il controllo di locali di Montecatini".
Questo il primo passo dell'operazione "End Game" condotta dalla Squadra Mobile della Polizia e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Finanza di Pistoia e che ha portato a 12 arresti, di cui 9 in carcere e 3 ai domiciliari.
L'esito dell'attività è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa in Questura dal Procuratore Capo di Pistoia Tommaso Coletta, con la fianco la facente funzioni della Procura di Prato Laura Canovai, i sostituiti di Pistoia Luisa Serranti e Leonardo De Gaudio e i vertici locali di Polizia e Guardia di Finanza.
Gli indagati, di nazionalità italiana e cinese, sono indiziati a vario titolo di reati che vanno dall'estorsione, all'associazione per delinquere e reati di tipo economico finanziario.
Secondo quanto ricostruito tutto è dunque partito da Montecatini dove un cittadino cinese, poi accusato di tentata estorsione e reati fiscali, avvalendosi di pregiudicati italiani, aveva cercato di mettere le mani su due locali, uno della città termale e uno di Pieve a Nievole.
Un vero e proprio "sistema" di scommesse illegali e clandestine, come è stato definito dagli investigatori, quello scoperto nel secondo filone dell'attività, che ha coinvolto l'area pratese, attuate sia on line attraverso siti clonati che in sale slot.
Secondo quanto ricostruito alcuni giocatori potevano arrivare a scommettere anche 3-400 mila euro al mese.
L'attività ha così portato alla confisca di somme di denaro – o di beni mobili e immobili – per un valore complessivo di oltre un milione di euro, nonché quello preventivo di 3 sale giochi e scommesse, 5 società e 1 autovettura.
Francesco Rossano