Dal 1° Giugno sarà sospeso il reparto di "maternità" dell'ospedale "Cosma e Damiano” di Pescia.
La decisione è stata comunicata dalla direzione dell’Usl Toscana Centro al termine di una riunione alla quale erano presenti: l’Assessore alla Salute Bezzini, il consigliere Regionale Niccolai, i vertici dell’Azienda Sanitaria, il Presidente SdS Valdinievole Torrigiani e i Sindaci del territorio.
“Come per tutti i punti nascita italiani e toscani - si legge in una nota dell’Usl - anche a Pescia si sta assistendo, in questi ultimi anni, a una sensibile riduzione dei parti. Nel 2021 il nosocomio pesciatino ha fatto registrare 459 nascite (41 meno la soglia delle 500 che, per legge, è la quota minima per l'esistenza del reparto)... e il trend del 2022 sarà purtroppo caratterizzato da un ulteriore decremento”.
Da qui la decisione di chiedere la deroga per il mantenimento del punto nascita; una richiesta che, tuttavia, deve poi scontrarsi con i tempi burocratici (la risposta potrebbe arrivare anche dopo 6 mesi).
“Pertanto - si legge ancora nel documento dell’Usl - è necessario procedere provvisoriamente alla esclusiva sospensione del parto a partire dal 1° di giugno. Il riferimento, esclusivamente per la funzione del parto, sarà la sede più vicina e quindi il punto nascita dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia, mentre a Pescia continueranno ad essere in esercizio tutte le attività legate alla gestione della gravidanza e del supporto del post parto.
In più… sempre nel reparto di maternità del Cosma e Damiano… verranno attivate: un centro chirurgico interaziendale legato ai percorsi regionali di fecondazione assistita, l’utilizzo delle sale operatorie per lo smaltimento delle liste di attesa chirurgiche della ginecologia aziendale, il progetto sperimentale di telemedicina.