Il 23 maggio 1992 sarà una data che legherà per sempre la prima vita di Tina Montinaro, vedova di Antonio, caposcorta del magistrato antimafia Giovanni Falcone che rimase ucciso nella strage di Capaci.
Un crocevia che ha portato Tina ad essere una testimone negli ultimi 32 anni di quel dolore che la colpì quel giorno, ricordando il marito e tutte le vittime che hanno subito perdite o violenze per mano della mafia.
Un impegno che accompagna la Montinaro in tutta Italia, dove da anni incontra persone e racconta il lavoro di Antonio, quella scelta che lo ha portato via quel 23 maggio ma soprattutto la forza di andare avanti, non abbassare la testa di fronte alla criminalità e infondere il coraggio di una donna che si definisce libera.
Tina ha fatto tutto questo anche a Pistoia con due incontri prima in Sala Maggiore con gli studenti di Collodi, Marino Marini, Marconi-Frosini, Martin Luther King, Raffaello e Leonardo e poi all'Istituto Einaudi con gli studenti delle scuole superiori, dove ha presentato anche il suo libro "Non ci avete fatto niente".
L'evento è stato possibile grazie al Comune di Pistoia, la Consulta degli studenti, l'Associazione Nazionale Magistrati, Quarto Savona Quindici, LDB, Regione Toscana, Provincia di Pistoia, con il supporto di Fondazione Caript, Vannucci Piante, Conad, Mister Wizard e Risk and Compliance.