• Pistoia - Truffe ad anziani: 2 minori fermati dalla Polizia


    25/01/2024

    La squadra mobile della Questura di Pistoia ha fermato gli autori di due diverse truffe; si tratta di due diciassettenni provenienti dalla Campania e facenti parte di un’organizzazione con base a Napoli.


    Le due truffe sono avvenute nella zona centrale di Pistoia ed entrambe con la stessa modalità. In un caso la richiesta è stata di 8mila euro, nell’altro di 7mila; in tutti e due gli episodi le vittime – due persone anziane – non avendo contanti in casa hanno raccolto tutti i gioielli di famiglia e li hanno consegnati ai malviventi.


    Fondamentale è dunque la sensibilizzazione, la prevenzione e la denuncia.



    Per saperne di più:

    Dalla nota stampa della Questura di Pistoia:


    Il fenomeno.

    Il fenomeno dilagante delle truffe in danno di persone anziane sta riguardando gran parte delle province nazionali.

    Nell’ultimo periodo le segnalazioni dei cittadini vittime di raggiro, consumato o tentato, sono aumentate esponenzialmente. Questo è il motivo che ha indotto la Squadra Mobile di Pistoia ad incrementare specifici servizi predisposti per il contrasto al fenomeno delle truffe in danno di persone anziane e a studiarne minuziosamente il modus operandi.

    È stato riscontrato che all’origine di questi eventi delittuosi vi è un gruppo di persone che agisce da una base, verosimilmente nel capoluogo campano.

    Le vittime vengono contattate telefonicamente, l’interlocutore simula di essere un appartenente all’Arma dei Carabinieri o un avvocato e ingenera in loro un grave pericolo immaginario per un proprio caro, convincendole a consegnare denaro e gioielli ad un "finto Carabiniere" o "assistente legale" (in realtà un complice esecutore materiale del raggiro) che dopo poco si presenta alla loro porta.  

    Mentre avviene questa attività di approccio telefonico nei confronti delle vittime, sul territorio sono già presenti i complici, i quali hanno il compito di raggiungere velocemente le abitazioni delle persone da raggirare, farsi consegnare soldi e preziosi per poi tornare in stazione e lasciare la città in treno.


    I due episodi accaduti a Pistoia

    In 24 ore sono due le persone denunciate dalla Squadra Mobile di Pistoia per il reato di truffa aggravata in danno di persone anziane. Sono entrambi giovani minorenni originari e provenienti dal napoletano. Il modus operandi adottato è analogo in entrambe le circostanze.


    Nel pomeriggio del 15 gennaio è stato denunciato in stato di libertà un ragazzo di 17 anni per truffa aggravata in danno di persone anziane.

    Dopo aver ricevuto numerose chiamate sulla linea 112 (Numero unico emergenze) da parte di cittadini che segnalavano tentativi di truffa telefonica con la tecnica del c.d. “finto carabiniere”, gli agenti della Squadra Mobile hanno battuto la zona perlustrando le aree del centro e individuando un ragazzo sospetto nei pressi nella stazione.

    Il giovane si trovava da solo, in uno stato di apparente attesa, privo di bagagli al seguito e sostava nei pressi degli stalli per le biciclette della stazione ferroviaria, luogo insolito ove abitualmente non si ferma nessuno, il quale fumando una sigaretta era intento ad armeggiare al telefono, descrizione corrispondente ai soggetti che in più occasioni si sono resi responsabili dei fatti in argomento.  Una volta avvicinato dagli operatori di Polizia, il ragazzo tergiversava sulle motivazioni che lo avevano portato a raggiungere Pistoia; dopo i primi tentativi di sviare le risposte, il predetto ammetteva di essere venuto a Pistoia per compiere truffe in danno di persone anziane e dichiarava di aver commesso giorni addietro una truffa in danno di una signora anziana.

    Quella mattina la vittima aveva ricevuto una telefonata sull’utenza fissa da un sedicente Carabiniere il quale le diceva che il figlio era rimasto coinvolto in un incidente stradale ed erano necessari 8.000 euro per scagionarlo. La donna veniva poi contattata sull’utenza cellulare da un sedicente avvocato che confermava la vicenda. Non disponendo della somma richiesta la vittima veniva invitata a raccogliere tutti i monili in oro di cui disponeva, gioielli che avrebbe dovuto consegnare ad un (finto) Carabiniere incaricato del ritiro che sarebbe giunto a breve presso la sua abitazione. Infatti, poco dopo, si era presentato alla porta il minorenne poi denunciato da questa Squadra Mobile, a cui la vittima aveva consegnato gioielli e monili in oro e che dopo il ritiro si era dato a precipitosa fuga facendo perdere le proprie tracce.

    Ricostruiti i fatti, il ragazzo è stato denunciato per truffa pluriaggravata.


    La mattina successiva, 16 gennaio, è stato denunciato in flagranza del medesimo reato un altro ragazzo, anche questo minorenne e originario del napoletano. Quella mattina presso la sala Operativa della Questura erano arrivate numerose segnalazioni da parte di cittadini che lamentavano di essere stati contattati e raggirati da ignoti con il metodo del c.d. “finto carabiniere” o del “finto avvocato”. Una pattuglia della Squadra Mobile prontamente si metteva alla ricerca del reo, perlustrando le zone della città in cui si erano registrati i tentativi di truffa segnalati, notando, in una di queste vie, un ragazzo entrare in un’abitazione ed uscire in modo rapido pochi istanti dopo. Immediatamente bloccato dagli operatori per un controllo, all’interno del suo zaino venivano rinvenuti gioielli e monili in oro che la vittima, come poi raccontato in sede di denuncia, gli aveva consegnato nell’erroneo convincimento di eseguire un ordine dell’Autorità. La donna, infatti, era stata contattata telefonicamente da un sedicente Carabiniere il quale le diceva che il marito aveva avuto un grave incidente stradale ed aveva investito un pedone. Questo grave fatto avrebbe comportato l’arresto salva la possibilità di un patteggiamento, ma in tal caso era necessario versare immediatamente 7.000 euro in contanti o l’equivalente valore in gioielli e monili in oro. La vittima, in preda al panico per il presunto incidente del marito e fiduciosa delle parole del finto Carabiniere, ha raccolto tutti i preziosi di cui era in possesso. A tal punto il sedicente carabiniere l'ha rassicurata dicendole che avrebbe mandato un collaboratore a ritirare i gioielli dopodiché il marito sarebbe stato liberato. Infatti, dopo pochi istanti si era presentato alla porta il ragazzo poi denunciato per riscuotere i preziosi.

    Accompagnato in Questura per gli atti di rito, il minore è stato denunciato per truffa pluriaggravata e riaffidato all’esercente la responsabilità genitoriale.




    Marta Quilici
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