Nessun accorpamento, eccetto in caso di richieste dei territori. Non ci sarà nessun taglio degli attuali istituti scolastici toscani, come invece era richiesto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Lo ha deciso la Giunta con l’approvazione di una delibera approvata nell’ultima seduta su prop osta dell’assessore all’istruzione Alessandra Nardini, e sono stati varati gli indirizzi generali sul dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2024/2025.
Il provvedimento lascia invariato il numero degli istituti presenti sul territorio regionale, attualmente 470, stoppando la riduzione di 15 istituti scolastici prevista dal decreto interministeriale n. 127 del 30/06/2023 del Ministro dell’Istruzione e del Merito.
In Provincia di Pistoia, anche se non sembra che ci sia un vero e proprio elenco delle scuole a rischio, sarebbero gli istituti comprensivi Ferrucci di Larciano, Berni di Lamporecchio e Salutati-Cavalcanti di Buggiano a poter subire un eventuale accorpamento.
Eventualità al momento scongiurata, vista la delibera della Regione.
Resta comunque aperta la possibilità di accorpamento solo in caso di proposte provenienti dai territori stessi o di scorporo dei plessi da un istituto scolastico ad un altro.
Quindi saranno i singoli istituti a sollecitare movimenti nell’una o nell’altra direzione.
La Toscana a febbraio, aveva fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro le norme sulla rete scolastica contenute nella legge di bilancio (l’udienza è attesa per il prossimo novembre) per violazione dei principi costituzionali che assegnano alle Regioni la competenza sulla rete scolastica.