“E’ impossibile continuare ad ignorare il dramma dei migranti”. Con queste parole il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli è tornato ad intervenire sulla situazione della parrocchia di Vicofaro, a seguito delle evoluzioni delle ultime settimane ed in particolare dell’ordinanza comunale per l’inagibilità dei locali.
In una lunga nota, il Vescovo ha ripercorso tutta la vicenda a partire dall’ordinanza regionale del 2020 che incaricava l’Asl di procedere ad un adeguato decongestionamento della comunità di Vicofaro.
“La Diocesi di Pistoia – ha scritto monsignor Tardelli - si è mossa da tempo per collaborare ad una positiva risoluzione della situazione, nel pieno rispetto innanzitutto della dignità delle persone che sono presenti nella parrocchia e che non possono essere messe su una strada. Se chiedono un rifugio a Vicofaro, significa che non trovano di meglio e che le istituzioni si sono dimenticate di loro, che pure sono presenti nel territorio nazionale a causa di leggi dello Stato quanto meno inefficaci. La presenza poi di minori o di persone fragili dal punto di vista psicologico, interpella le istituzioni e l’intera società perché si individuino urgentemente risposte concrete e adeguate”.
“Non si può attribuire alla Chiesa - prosegue mons. Tardelli - il compito di risolvere un problema che è dell’intera società e delle Istituzioni. La Chiesa fa quel che può, ma la risposta ai problemi di Vicofaro deve essere pubblica. Vicofaro non è la causa bensì l’effetto di una situazione umana inaccettabile dentro il territorio nazionale.
Il disagio dei cittadini residenti nella zona è certamente un fatto di cui non si può non tener conto.
La soluzione però, che rispetti comunque la dignità di ogni persona in gioco, va cercata dalla società civile nel suo insieme e dalle Istituzioni in particolare.
Chiediamo pertanto a gran voce questo impegno da parte di tutti - conclude Tardelli - e tale richiesta siamo costretti a rivolgerla ancora una volta alle istituzioni, nell’interesse dell’intera comunità”.