PISTOIA - “Ora la situazione è un pochino cambiata, sono arrivate a quanto pare le risorse, sono stati trovati centri e altre strutture, quindi secondo me è arrivata l’ora in cui si può davvero fare un progetto di accoglienza, come diciamo noi, di bassa soglia”.
E’ la proposta rilanciata da Ramini da don Massimo Biancalani, il sacerdote pistoiese che per quasi dieci anni ha accolto migranti nella chiesa di Vicofaro. Un’opera congelata a Santa Maria Maggiore, dopo lo spostamenti negli ospiti promosso dalla Diocesi, e l’avvio dei lavori di svuotamenti dei locali, in vista di una riqualificazione. Nella piccola chiesa di San Niccolò a Ramini, don Biancalani prosegue intanto il proprio progetto; inizialmente, ha spiegato, l’idea era di accogliere qui persone con una maggiore autonomia, però con il passare del tempo la funzione è stata la medesima di Vicofaro, oggi sono 35 gli stranieri ospitati.