Non c’è stato il faccia a faccia tra i due giovani stranieri, per i fatti avvenuti il 25 febbraio scorso nei pressi di Vicofaro e che si conclusero con il fermo di un 33 nigeriano, gravemente sospettato di tentato omicidio; l’altro uomo coinvolto, un coetaneo gambiano, rimasto ferito alla gola, non è infatti riuscito a partecipare all’incidente probatorio previsto per questa mattina, passaggio disposto dal giudice per blindare le dichiarazioni dei due.
Nell’udienza di oggi il cittadino nigeriano è stato ascoltato, raccontando la sua versione dei fatti, così come un altro ospite della parrocchia, che però non ha assistito all’evento.
Le indagini, condotte dai militari dell’Arma e coordinate dalla Procura di Pistoia, ricostruirono così la dinamica degli eventi: tutto sarebbe nato da una lite per futili motivi, una discussione tra i due ospiti della parrocchia, poi degenerata in una colluttazione dove il nigeriano sarebbe stato prima colpito con un coltello, rimanendo ferito ad una spalla, per poi replicare ferendo a sua volta l’antagonista alla gola.
Il prossimo passaggio del procedimento è fissato per il 26 giugno, quando dovrebbe avvenire il confronto tra i due.
Accoltellamento a Vicofaro, rinviato il confronto

19