MEDITERRANEO - “Un attacco vero e proprio attraverso dei droni, nei confronti della Flotilla; sono state danneggiate tre barche, una in maniera leggera e le altre due in maniera più pesante ed una di queste non si sa se potrà riprendere la navigazione”.
Così il pistoiese Nicola Maglione ha raccontato quanto accaduto nella notte nel mediterraneo a sud dell’isola di Creta alle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla in viaggio verso Gaza, l’attacco contro le imbarcazioni con bombe sonore, droni, spray urticanti e altro materiale non identificato.
“E’ ovvio che si tratta di una azione intimidatoria – ha aggiunto Maglione – se avessero voluto far del male alle persone, avrebbero agito diversamente ma è anche altrettanto vero che il rischio che nel sabotaggio dei mezzi si potesse incorrere in un incidente anche grave alle persone è stato altissimo”.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, che ha chiesto la fine degli attacchi alla Flotilla, ha invocato un’indagine indipendente.
Dopo l’accaduto il ministro della Difesa italiano Crosetto ha espresso una dura condanna, annunciando l’invio di una fregata della Marina Militare verso l’area per eventuali attività di soccorso.
Attacco alla Flotilla, il resoconto di Nicola Maglione
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