UZZANO - La povertà è in aumento in provincia di Pistoia, e non risparmia più nemmeno chi lavora. È l’allarme lanciato dal nuovo Dossier Caritas 2025 per le diocesi di Pistoia e Pescia, un’analisi che svela una crisi sociale sempre più profonda e si propone come un’occasione fondamentale di riflessione per l’intero territorio. I Numeri della Crisi fotografano molto in modo preciso il territorio.
Nei primi cinque mesi del 2025, gli accessi ai centri di ascolto a Pistoia sono aumentati dell’8%.
La povertà non è più solo legata alla disoccupazione, ma colpisce anche chi ha un impiego o una pensione. A causa dell’aumento del 25% dei costi alimentari negli ultimi 5 anni e della crisi abitativa che rende gli affitti insostenibili, anche chi lavora non ce la fa, con stipendi che sono rimasti al palo. Eppoi la vulnerabilità economica: Uno studio su 111 persone rivela che il 90% non può affrontare una spesa imprevista di 1000 euro e il 40% ha dovuto rinunciare a curarsi per motivi economici
Gli italiani rappresentano il 42% delle persone che chiedono aiuto. La difficoltà aumenta in proporzione al numero dei figli, che spesso pagano il prezzo più alto: questi minori non hanno la stessa possibilità degli altri, non possono fare attività extrascolastiche o culturali
Di fronte a questi numeri, il Vescovo Fausto Tardelli non si limita a un commento, ma richiama al senso profondo dell’impegno della Caritas
Infine l’Appello alla Politica. Servono Risposte Concrete dice Suppressa. si chiede di reintrodurre una forma di “sostegno universalistico”: il reddito di cittadinanza non andava tolto, ma migliorato per fungere da “paracadute” per chiunque si trovi in grave difficoltà.









