PESCIA - Ad annunciare lo stato di agitazione dei dipendenti del comune di Pescia è l’ RSU del Comune in una nota congiunta a firma CGIL, Cisl e Uil, che fa seguito all’assemblea tenutasi lo scorso giovedì 18 settembre.
Una protesta senza precedenti accesa da una situazione divenuta difficile all’interno degli uffici comunali. Su tutto la carenza di organico che sovraccarica gli uffici, rendendo difficile soddisfare le necessità dei cittadini e aggravatasi con recenti dimissioni e pensionamenti. Ma i lavoratori contestano anche problematiche strutturali: il mancato rispetto di impegni contrattuali cruciali, come il ritardato pagamento del premio di produttività concordato per il 2024 e il mancato riconoscimento del buono pasto per chi effettua il rientro pomeridiano. Sul tavolo anche l’incertezza sui corsi di formazione e sulle progressioni verticali di carriera. Il prossimo passo è la richiesta da parte delle organizzazioni sindacali di un incontro con il Prefetto. Numerose le reazioni da parte della politica locale. I consiglieri comunali Vittoriano Brizzi del gruppo Pescia Cambia e Alessio Spelletti del Gruppo Misto chiedono urgentemente la convocazione della Conferenza dei Capi Gruppo.
“un clima stressante” – secondo Giacomo Melosi di Fratelli d’Italia – è quello che si respira all’interno del palazzo comunale. Perlopiù in atteggiamenti di maleducazione nei rapporti e – dice Melosi – da “assediamenti, punenti, quasi vessatori”