PISTOIA - “I lavori devono essere fatti ora, non è necessario chiudere”.
Così il parroco di Vicofaro don Massimo Biancalani ha commentato l’annuncio della Diocesi di Pistoia di lavori di ristrutturazione e adeguamento dei locali della parrocchia dove, da anni, sono ospitati migranti. Lavori che, a seguito dell’ultima ordinanza di sgombero del sindaco Tomasi, comporteranno lo spostamento delle persone ospitate in altre strutture, ha spiegato la Diocesi, attraverso anche il supporto della Caritas Nazionale.
Le ricollocazioni, ha però precisato don Biancalani, non devono essere sgombero e devono tenere conto delle fragilità delle persone.
La strada indicata da don Biancalani per decongestionare Vicofaro è quella di aprire nuove strutture nei territori vicini, come a Prato e Firenze.
Le tempistiche legate ai lavori annunciati sono quelle dettate dall’ordinanza di sgombero, 20 giorni dalla consegna dell’atto al parroco. Quindi, come aveva spiegato la Diocesi, Vicofaro chiuderà provvisoriamente, per poi riaprire ma con un numero adeguato di persone.
“dobbiamo rimanere aperti e nello stesso tempo fare i lavori, è quello che ho già detto al Vescovo, la mia vocazione, la mia obbedienza è all’accoglienza“, ha chiosato il parroco.